Acquistare cippato di legno: consigli e informazioni utili.

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Tutte le informazioni per acquistare e utilizzare al meglio il cippato della miglior qualità, garantendoti risparmio economico e riducendo le emissioni.

Acquistare cippato di legno per riscaldarsi significa scegliere un combustibile non solo economico, ma anche ecologico. Provenendo principalmente da scarti, questa biomassa può infatti dirsi ecologica al 100%: non è altro che legno sminuzzato in scaglie, prodotto a partire da residui agricoli e forestali (es. tronchi inadatti alla segheria, ramaglie, ecc.) o dai residui dell’industria del legno.

Il cippato è particolarmente indicato per il riscaldamento di edifici residenziali e/o commerciali  con fabbisogno annuo superiore a 50-60 MWh termici circa (>5.000 litri di gasolio), soprattutto in ambito rurale e montano; e per caldaie con potenza media-grande (almeno 40-45 kW termici).

Qual’è il cippato giusto per me?

La regola è il giusto cippato nel giusto impianto. Ovvero, è importante che il cippato presenti le specifiche caratteristiche qualitative richieste dall’impianto. Le caldaie utilizzano infatti cippato di diverso tipo, in accordo alla tecnologia di costruzione e alla regolazione. Ogni generatore riporta nella propria documentazione la classe di qualità del combustibile più adatto. Solitamente, impianti di taglia medio grande muniti di appositi dispositivi tecnologici (griglie mobili e sistemi filtranti) riescono a utilizzare anche cippato di bassa qualità. Negli impianti medio piccoli è consigliabile, per non avere problemi di malfunzionamenti e mantenere basse le emissioni, utilizzare cippato di alta qualità. Concretizzando: un piccolo impianto che utilizza cippato A1 può essere performante tanto quanto uno grande che utilizza il B1.

Acquistare cippato di legno: cosa devi sapere e fare?

1.Cerca cippato certificato Biomassplus

I parametri che definiscono la qualità del cippato sono molteplici e non del tutto immediati al consumatore medio. Tuttavia, esiste una soluzione per riconoscere con semplicità e certezza assoluta cosa comprare: la certificazione Biomassplus.
Un prodotto che ne può riportare il marchio distintivo è un prodotto che rispetta tutti i requisiti di legalità, tracciabilità, sostenibilità e qualità.

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Qui informazioni sulla certificazione Biomassplus e come leggere l’etichetta/riconoscere il marchio di qualità. E qui un elenco dei produttori certificati.

2. Richiedi sempre l’attestazione di conformità

Al momento dell’acquisto, assicurati di chiedere sempre l’Attestazione di Conformità da parte del produttore. Il valore del cippato, infatti, cambia in funzione della sua classe di qualità, ovvero in funzione di:
• contenuto idrico (più è umido, meno rende in caldaia e più pesa);
• pezzatura;
• contenuto in ceneri (proporzionale alla corteccia presente).

Acquistare cippato di legno: come?

A peso e con usando il calcolatore.
È  preferibile che il cippato venga acquistato a peso, quintale o tonnellata, assicurandosi che il contenuto idrico sia stato correttamente determinato, in modo da poter conoscere l’effettivo valore energetico combustibile che stai acquistando.
Un accorgimento utile: attraverso l’apposita funzione “Calcolatore”dell’app AIEL, puoi comparare il costo dell’energia tra i diversi combustibili e ottenere velocemente conversioni di peso e volume utili al momento dell’acquisto.

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 App disponibile per Android e iOS. Qui nella versione web.

Acquistare cippato di legno: dove?

Ovvero dove comprarlo e dove conservarlo.
Un elenco completo di produttori italiani di cippato,“garantiti”, è disponibile nel sito di AIEL – Associazione italiana energie agroforestali, tutti qualificati attraverso l’apposito percorso formativo dell’Associazione.
Ricorda inoltre che questo combustibile necessita di un locale di stoccaggio apposito che va dimensionato in base ai consumi della caldaia e che il suo impiego risulta particolarmente conveniente laddove sia geograficamente vicino un produttore professionale che assicuri l’approvvigionamento nel raggio di 70-100 km.

Cippato di alta qualità: una check list

Infine, è bene essere consapevoli che i fattori che definiscono un buon cippato ono molteplici, tra questi: qualità della materia prima (tronchi, ramaglie) e della specie legnosa da cui è stato ricavato; grado di stagionatura o essiccazione del legno; dimensione prevalente (espressa in mm) delle scaglie di cippato (pezzatura); contenuto di ceneri; contenuto idrico.
Parametri che sono gli stessi presi in considerazione dalla norma tecnica internazionale UNI EN ISO 177225-4 che definisce tre classi di qualità e le relative caratteristiche dei prodotti.