Conservare il cippato di legno: tutte le info logistiche

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Con il via libera alle attività forestali contenuto nel dpcQualche piccolo consiglio relativo allo stoccaggio del cippato, una soluzione comoda ed efficace per i nostri rifornimenti.m del 10 aprile scorso, è stata oggetto di un inaspettato interesse mediatico, parliamo della selvicoltura. Significato e ruolo nella gestione forestale sostenibile delle nostre foreste: vediamoli insieme

È possibile conservare il cippato di legno nei periodi in cui non viene utilizzato senza influire sulla qualità del combustibile? Risposta affermativa: lo stoccaggio del cippato è molto semplice poiché non necessita di accorgimenti particolarmente complicati.
Naturalmente, il principale elemento è costituito dal deposito, che, per assicurarsi una logistica ottimale del rifornimento che permetta al fornitore di scaricare agevolmente il biocombustibile senza eccessive perdite di tempo o lavorazioni aggiuntive, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

• deve avere dimensioni adeguate, in modo da garantire l’autonomia dell’impianto per almeno due settimane;
• deve essere stato costruito da un progettista esperto e qualificato;
• deve essere facilmente accessibile dai mezzi di trasporto (solitamente autocarri da 45 m3 o autotreni da 90 m3).

Nella condizione ideale la logistica prevede uno spazio di manovra idoneo per il mezzo, una botola di dimensione sufficiente per effettuare il rifornimento oltre ad un sistema di caricamento idoneo al materiale richiesto dall’impianto. Il deposito può essere interrato o meno, ma è fondamentale che sia privo di infiltrazioni d’acqua. Se gli spazi sono stretti, esistono delle soluzioni di compromesso per lo scaricamento del mezzo che permettono comunque di effettuare la consegna a prezzi accettabili.

È importante assicurarsi che il progettista prescelto per la realizzazione del vostro deposito abbia già lavorato con successo nel campo della biomassa e del cippato in particolare. Per questo, all’atto della scelta è utile richiedere una referenza sugli impianti realizzati nella propria zona, senza affidarsi a soluzioni improvvisate.

Una volta nel deposito, se il materiale presenta una percentuale inferiore al 30% di contenuto idrico non presenta problemi di conservazione, anche per lunghi periodi. Se il contenuto idrico è maggiore ci possono essere fermentazioni che possono portare ad una riduzione della qualità del combustibile nel tempo. Per questo è importante acquistare cippato di qualità, ad esempio quello certificato BiomassPluss, che garantisce una qualità regolare ed elevata del cippato, monitorando sia il processo produttivo sia le successive fasi della logistica di distribuzione.