Pellet sfuso in autobotte: qualità e convenienza a domicilio

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Grazie al pellet sfuso consegnato dalle autobotti certificate ENplus® puoi ricevere il rifornimento direttamente a casa tua, con garanzia di qualità, funzionalità ed economicità.

Sapere come riscaldarsi con stufe, camini e caldaie significa anche sapere come rifornirsi. Una delle opzioni è la consegna del pellet sfuso in autobotte, direttamente a casa: comodo ed ecologico. E per avere anche una garanzia di qualità, l’autobotte deve essere certificata, proprio come il combustibile

Pellet sfuso ENplus® in autobotte certificata: cos’è?

È pellet della miglior qualità certificato ENplus®. Viene veduto non nei singoli sacchi da 15 kg, ma trasportato e scaricato da un’autobotte certificata e dotata di un codice identificativo. Direttamente a casa, nel proprio deposito. L’operazione è simile a quello che avviene con gasolio o GPL, ma c’è una grande differenza: è una fonte di energia rinnovabile che contribuisce alla lotta contro i cambiamenti climatici!

⚠️ Per avere garanzia di autenticità e qualità, è importante verificare la presenza della certificazione ENplus®, e quindi sapere riconoscerne il Marchio.

Quali sono i vantaggi?

Chi sceglie il trasporto e la fornitura di pellet sfuso ENplus® in autobotte certificata sceglie convenienza e sicurezza:
• La comodità della consegna a domicilio, 1 volta all’anno
• una fornitura ‘garantita’ da parte di un professionista certificato ENplu
• uno stoccaggio del pellet nel deposito di casa, in totale sicurezza e con la garanzia di una conservazione perfetta.

Inoltre, il pellet sfuso è sostenibile. Vediamo quanto con un esempio concreto, ipotizzando di scaldare una casa di 150 m2, con medio isolamento.
Va premesso che il riscaldamento a pellet (12 MW/h) consente di emettere oltre 2.400 kg di CO2 equivalente in meno rispetto ai combustibili fossili. Ciò significa emettere circa 10 volte meno CO2 rispetto alle fonti fossili tradizionali. E grazie allo specifico ciclo produttivo (dalla produzione al trasporto presso l’utente finale), con il rifornimento in autobotte certificata ENplus® si emette persino CO2 in misura 4 volte inferiore rispetto al pellet confezionato in sacchi da 15 kg.

Cosa serve per rifornirsi di pellet sfuso in autobotte?

Il requisito principale è la presenza di un deposito adeguato. È possibile scegliere tra un deposito standard ricavabile da un locale adiacente al locale caldaia, un deposito prefabbricato conveniente e di facile installazione o un deposito interrato per garantire il risparmio degli spazi. La via di accesso al deposito deve essere adeguata alle dimensioni dell’autobotte: lunghezza 10 m, larghezza 2,6 m, altezza 3,4 m, peso 10-18 tonnellate. Inoltre la distanza tra il deposito e l’autobotte non deve superare i 30 m.
Le aziende del Gruppo Caldaie a Biomassa e gli installatori qualificati secondo lo standard formativo AIELplus possono consigliare la soluzione più adatta.

Come avviene l’approvvigionamento?

Il conducente dell’autobotte non è un semplice autista, ma un professionista qualificato che ha seguito un corso di formazione specifico (organizzato da AIEL e accreditato dal sistema ENplus®).
Il trasporto e la fornitura di pellet sfuso ENplus® con autobotte certificata prevedono procedure e regole precise. Il conducente deve:
• assicurarsi che la caldaia sia spenta
• ispezionare il locale di stoccaggio prima di scaricare, verificando che siano rispettati i requisiti di sicurezza
• prelevare a ogni consegna un campione di pellet che il proprietario dell’impianto è tenuto a conservare
• rilasciare a fine rifornimento al proprietario dell’impianto due documenti cartacei: lo scontrino e la checklist compilata.

Perchè è importante scegliere autobotti certificate?

Solo la certificazione ENplus® garantisce la sostenibilità ambientale dei processi produttivi e la qualità del pellet lungo tutta la filiera di approvvigionamento, dal produttore al consumatore, passando attraverso il rivenditore e il trasportatore. Ecco perché il pellet sfuso in autobotte deve essere trasportato e conferito solo da automezzi certificati, dotati di un codice identificativo rilasciato dall’organismo di certificazione, dopo rigorosi controlli e verifiche degli ispettori su automezzi e sistemi di carico.